I ‘prosumer’ (produttori – consumatori) sono i protagonisti delle ‘comunità energetiche’ e, dello sviluppo delle energie rinnovabili. Costituiscono – insieme – una rete vasta – con la quale ricevono e cedono energia condividendo i vantaggi e i benefici dell’uso condiviso dell’energia rinnovabile. L’energia è prodotta da piccoli impianti fotovoltaici, accumulata, consumata o scambiata con gli altri ‘prosumer’ a vantaggio della comunità.

I ‘prosumer’ agiscono singolarmente ed anche collettivamente come un unico soggetto. I profili indicati dalle Direttive europee RED II e EMD II individuano tre configurazioni principali: Renewable Energy Community (REC), Citizen Energy Community (CEC), e “autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente” (AC.FER).

 

L’adesione, – alla rete dei ‘prosumer’ è aperta e volontaria e la partecipazione è può essere limitata per requisiti soggettivi. La Legge Italiana, – con il recepimento della Direttiva Comunitaria – prevede la costituzione di comunità energetiche rinnovabili per l’autoconsumo, sia in condominio sia tra prosumer – privati o aziende PMI o enti locali – che risiedono in unità separate. Restano da definire alcuni aspetti relativi alle forme giuridiche alle modalità di inclusione di soggetti terzi. I benefici – evidenti – saranno tratti dai membri delle comunità energetiche, dagli auto-consumatori collettivi, dai fornitori di tecnologia e dai soggetti aggregatori. Si studiano forme di incentivo pubblico basate sulla quantità di energia auto-consumata che – secondo alcuni studi – prevedrebbero un esborso statale pari a 5,4 miliardi di euro, per una potenza installata di 3600 MW nei prossimi cinque anni, ed un risparmio di 1,3 mln ton di CO2, oltre alla creazione di circa 6.500 posti di lavoro.

Lo scenario – del green new deal – di emanazione Europea – prevede l’adozione di nuove soluzioni di efficienza energetica, di dispositivi di ricarica per i veicoli elettrici, di sistemi di accumulo ed altre tecnologie. La generazione distribuita di energia rinnovabile – offerta dalle comunità energetiche segue il modello orizzontale della ‘smart grid’, – nella connessione con le ‘inter grid’ – che digitalizza l’energia, ne traccia lo scambio e monitora i consumi attraverso l’infrastruttura telematica.

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